Arriva un aiuto importante rivolto alle famiglie e in particolare alle neomamme. Si tratta dell’Assegno di Maternità di Base.
L’arrivo di un bambino in una famiglia, naturale o adottivo, è sempre un motivo per festeggiare, ma soprattutto nei primi tempi comporta anche un certo impegno. Da un lato per accudirlo e dall’altro per far fronte alle spese richieste per la sua crescita, per cui è necessario riorganizzare il bilancio familiare. La buona notizia però è che è in arrivo un nuovo aiuto per le mamme.
Il contributo di cui stiamo parlando non è che l’Assegno di Maternità di Base, indicato più spesso con l’acronimo AMB. Come suggerisce il nome è rivolto alle madri e in particolare a quelle che non hanno una situazione economica rosea. Non va confuso con l’Assegno Unico che invece è rivolto a tutte le famiglie italiane che hanno dei figli minorenni o disabili.
Possono ricevere l’AMB sia le madri che hanno da poco avuto un figlio che quelle che sono ricorse all’adozione o hanno preso con sé un bambino in affido preadottivo. La soglia ISEE fissata per poter accedere a questo assegno nell’anno corrente è 20.221,13 euro. Al di sopra tutte le richieste presentate verranno respinte a prescindere.
Ci sono delle requisiti variabili per poter presentare la domanda a seconda che la madre sia naturale o adottiva/affidataria. Nel primo caso deve inviare i documenti entro sei mesi dalla nascita del figlio o del suo arrivo in famiglia, e nel secondo caso ci sono dei limiti di età. Il bambino deve avere meno di 6 anni se lo si adotta in Italia, meno di 18 se arriva dall’estero.
Questo aiuto vale per i residenti nel Comune di Verona, sia cittadini italiani che comunitari se in possesso del permesso di soggiorno valido per almeno un anno. L’AMB è nato con l’idea di dare un sostegno alle madri che non lavorano, con la possibilità di richiederlo anche per quelle con l’ISEE al di sotto della soglia indicata sopra.
La domanda si compila sul sito del Comune di Verona registrandosi con un account e allegando i documenti richiesti in formato PDF. Se a fare richiesta è una madre separata o divorziata deve allegare l’omologa di separazione o la sentenza di divorzio. Il modulo prevede la possibilità per le madri minorenni di presentare richiesta, delegando un tutore alla riscossione.
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